1. |
Odio Antico
06:43
|
|||
Polvere è ciò che respiro
Lungo la strada della desolazione
Incessante si solleva
Dal suolo stremato
Per i logoranti passi di orde umane
Le quali marciano da tempi antichi
Mi han detto di seguire il sole
Di varcare l’oscuro portone
Ma il cielo è nero
E le stelle immobili
Sembrano essere finte
Un petalo
Stanco
Si adagia al suolo
Sorride alla morte
Come un angelo
Alla vista del buon vino
La vita è una corsa
Verso la tomba
Ma quando l’odio m’assale
Smetto di tremare
Il pugno si chiude
E il serpente torna a danzare
Quando l’odio è profondo
Questo incubo diventa reale
Il mio ego prende forma
La vostra esistenza diventa banale
Odio antico
Foriero di guerra
Figlio della discordia
Demone del mio cuore
Luride creature
Mi legano al suolo
Si nutrono di linfa
Che scorre nel sangue
Alimentano la loro vigliaccheria
Succhiando l’essenza
Della mia potenza
Un suono
D’incanto
Conquista la mia testa
Echi infernali
Per chi non li sa ascoltare
Ma squisita bevanda
Per il mio corpo ferito
E spuntano ali
Che mi allontanano
Dall’umano marciume
Ma quando l’odio m’assale
Smetto di tremare
Il pugno si chiude
E il serpente torna a danzare
Quando l’odio è profondo
Questo incubo diventa reale
Il mio ego prende forma
La vostra esistenza diventa banale
Odio antico
Foriero di guerra
Figlio della discordia
Demone del mio cuore
La luce ti acceca
Pensi davvero che un fiume
Potesse spingerti sopra un monte?
Le ossa pallide
Ci svelano un segreto
Non siamo fanciulli
Da stringere al seno
Ma bestie solitarie
Che scivolano
Nell’oblio dell’eterno
L’uomo pretende di esser il prediletto
Ma la luna mi suggerisce
Il delitto perfetto
In mezzo a queste torri
Non vedo niente di bello
E i vermi s’ingrassano
Consumando il cadavere
Di un cittadino modello
Ma quando l’odio m’assale
Smetto di tremare
Il pugno si chiude
E il serpente torna a danzare
Quando l’odio è profondo
Questo incubo diventa reale
Il mio ego prende forma
La vostra esistenza diventa banale
Odio antico
Foriero di guerra
Figlio della discordia
Demone del mio cuore
|
||||
2. |
Un tempio in fiamme
03:50
|
|||
In un corno soffia
Una testa da caprone
Il suono mi raggiunge
Mi pervade l’emozione
I timpani sanguinano
E non reggo la tentazione
Di distruggere le tavole
Che castrano la volizione
Per molta gente
La mia è una maledizione
Ma il fuoco arde
Alimentando ribellione
Sul tuo petto una croce
Nella mia mano un martello
Per demolire colonne
Con cui reggi il fardello
Di santificare le feste
Sacrificando un agnello
In nome del giusto
Affili il tuo coltello
Assaporando quel gusto
Per te dolce come caramello
Che ti riempie il ventre
Annebbiando il cervello
Granello dopo granello
Il tempo scivola via
Canti di antichi profeti
Echeggiano ancora
Tra le rovine di un tempio
Le cui radici profonde
Trattengono gli animi
Di chi ha scelto sperare
In un luogo eterno
Ma l’esistenza cos’è
Se non un concerto di illusioni
Che spietate ci seducono
Per poi pugnalarci al cuore
Mentre la neve cade
Ogni singolo attimo
Seppellisce gli scheletri
Cancella i nostri nomi
Al cospetto del nulla
Sanguino ancora
Non esiste rimedio
All’inverno che logora
Nessuna consolazione
Può evocare l’aurora
Il cerchio si chiude
In ogni singolo istante
Con me per sempre porto
Il coltello scintillante
Con cui ti uccisi una volta
Siccome eri il mio amante
Pensavi ti avrei mai perdonato
La colpa con cui ti sporcasti
Nascendo?
Pensavi che la rabbia
Avida e perversa
Si sarebbe placata
Soffrendo?
E che mi sarei lasciato incantare
Dal tuo malizioso sorriso
Nel vuoto
Cadendo?
In me la nera fiamma
Ancora arde
I tuoi baci
Ora son cenere
La consapevolezza è forte
Le leggi che vi tramandate
Han costruito un castello
Di cui siete i mattoni
In cui vi sentite protetti
Da cui mi distanzio
Rinnegandovi ora
Rinnegandovi in eterno
|
||||
3. |
Nostalgia
08:18
|
|||
Tra le rovine di Pompei
Il mio spirito vaga
Quel che ora è in rovina
Un giorno sarà polvere
E dopo che un'epoca è passata
Indietro non si può tornare
Se non con il pensiero
Ricordo con gioia e dolore
Il mio dolce primo amore
Morto come tutto ciò che è esistito e morto sarà anche quel che esiste ed esisterà
Il sapore agrodolce del sangue nero delle ferite
Provocate dagli infami ricordi
Mi tortura, mi vince, mi domina
Nostalgia, coi suoi affilati artigli mi dilania l'anima
Nostalgia, tu che l'età aurea con mesta rassegnazione mi fai ricordare
Affascinante magia medievale, cavalieri che cavalcano scintillando
Le loro armature come astri
Nello stellato cielo in cui si
Specchia il mio animo inquieto
Castelli e fortezze, bastiglie e forti
Rivoluzioni e guerre,
Amori e delusioni di un'epoca e di tante altre ormai perdute, disperse tra le onde
Di questo tempestoso mare
Che è il tempo
Cosa ci rimane, poi, se non la
Nostalgia?
Nostalgia, coi suoi affilati artigli mi dilania l'anima
Nostalgia, tu che l'età aurea con mesta rassegnazione mi fai ricordare
E se i gloriosi anni che passano più
Non possono tornare
Che ne sarà della mia vita
Se non un nostalgico ricordo che lentamente e dolorosamente svanisce
Nella mente di chi mi ha amato?
Nostalgia, coi suoi affilati artigli mi dilania l'anima
Nostalgia, tu che l'età aurea con mesta rassegnazione mi fai ricordare
Mi torturi, mi vinci, mi domini
|
||||
4. |
Corrispondenze
06:07
|
|||
"La natura è un tempio
In cui pilastri vivi
A volte emettono confuse parole;" (Charles Baudelaire)
L'universo è un cimitero
Le lapidi fredde si susseguono
Dal marmo modelliamo simboli
Dinnanzi ai quali ci inchiniamo
Scossi dal fremito del sangue
Che impassibile scorre in noi
Ma che ci rende vivi
E ridicoli
Ma per chi ha il coraggio
Tra gli alberi di passeggiare
Perdendosi tra la natura
Scorgerà corrispondenze impalpabili
Tra le forme che regnano il caos
E il linguaggio comune
Con cui ci relazioniamo
Battezzando noi stessi
E noi inutilmente ci preserviamo
Tendendo all' infinito
Verso paradisi deserti
Ogni notte
In questa grigia distesa
Dove le idee
Sono sotto il cemento
Chiudo gli occhi
Per tornare nel bosco
Dove guardare astri
Già inesistenti
Vedo la luna
Satellite brillante
Ma di luce riflessa
È il sole che ci protegge dall'oscurità
Il sole che un giorno scomparirà
Sgretolando la tecnica
Che impera sulla Terra
Sgretolando il potere umano
Che stupra la Terra
Per ogni bestia per gioco ammazzata
Per ogni striscia di terra inquinata
La vendetta arriverà
Ciò che crediamo importante
Sarà come mai esistito
Come nulla fosse
Nell’universo regnerà
Il tumulto di sempre
|
||||
5. |
||||
Polvere è ciò che respiro
Lungo la strada della desolazione
Incessante si solleva
Dal suolo stremato
Per i logoranti passi di orde umane
Le quali marciano da tempi antichi
Mi han detto di seguire il sole
Di varcare l’oscuro portone
Ma il cielo è nero
E le stelle immobili
Sembrano essere finte
Un petalo
Stanco
Si adagia al suolo
Sorride alla morte
Come un angelo
Alla vista del buon vino
La vita è una corsa
Verso la tomba
Ma quando l’odio m’assale
Smetto di tremare
Il pugno si chiude
E il serpente torna a danzare
Quando l’odio è profondo
Questo incubo diventa reale
Il mio ego prende forma
La vostra esistenza diventa banale
Odio antico
Foriero di guerra
Figlio della discordia
Demone del mio cuore
Luride creature
Mi legano al suolo
Si nutrono di linfa
Che scorre nel sangue
Alimentano la loro vigliaccheria
Succhiando l’essenza
Della mia potenza
Un suono
D’incanto
Conquista la mia testa
Echi infernali
Per chi non li sa ascoltare
Ma squisita bevanda
Per il mio corpo ferito
E spuntano ali
Che mi allontanano
Dall’umano marciume
Ma quando l’odio m’assale
Smetto di tremare
Il pugno si chiude
E il serpente torna a danzare
Quando l’odio è profondo
Questo incubo diventa reale
Il mio ego prende forma
La vostra esistenza diventa banale
Odio antico
Foriero di guerra
Figlio della discordia
Demone del mio cuore
La luce ti acceca
Pensi davvero che un fiume
Potesse spingerti sopra un monte?
Le ossa pallide
Ci svelano un segreto
Non siamo fanciulli
Da stringere al seno
Ma bestie solitarie
Che scivolano
Nell’oblio dell’eterno
L’uomo pretende di esser il prediletto
Ma la luna mi suggerisce
Il delitto perfetto
In mezzo a queste torri
Non vedo niente di bello
E i vermi s’ingrassano
Consumando il cadavere
Di un cittadino modello
Ma quando l’odio m’assale
Smetto di tremare
Il pugno si chiude
E il serpente torna a danzare
Quando l’odio è profondo
Questo incubo diventa reale
Il mio ego prende forma
La vostra esistenza diventa banale
Odio antico
Foriero di guerra
Figlio della discordia
Demone del mio cuore
|
||||
6. |
Nostalgia (Classic Mix)
08:18
|
|||
Tra le rovine di Pompei
Il mio spirito vaga
Quel che ora è in rovina
Un giorno sarà polvere
E dopo che un'epoca è passata
Indietro non si può tornare
Se non con il pensiero
Ricordo con gioia e dolore
Il mio dolce primo amore
Morto come tutto ciò che è esistito e morto sarà anche quel che esiste ed esisterà
Il sapore agrodolce del sangue nero delle ferite
Provocate dagli infami ricordi
Mi tortura, mi vince, mi domina
Nostalgia, coi suoi affilati artigli mi dilania l'anima
Nostalgia, tu che l'età aurea con mesta rassegnazione mi fai ricordare
Affascinante magia medievale, cavalieri che cavalcano scintillando
Le loro armature come astri
Nello stellato cielo in cui si
Specchia il mio animo inquieto
Castelli e fortezze, bastiglie e forti
Rivoluzioni e guerre,
Amori e delusioni di un'epoca e di tante altre ormai perdute, disperse tra le onde
Di questo tempestoso mare
Che è il tempo
Cosa ci rimane, poi, se non la
Nostalgia?
Nostalgia, coi suoi affilati artigli mi dilania l'anima
Nostalgia, tu che l'età aurea con mesta rassegnazione mi fai ricordare
E se i gloriosi anni che passano più
Non possono tornare
Che ne sarà della mia vita
Se non un nostalgico ricordo che lentamente e dolorosamente svanisce
Nella mente di chi mi ha amato?
Nostalgia, coi suoi affilati artigli mi dilania l'anima
Nostalgia, tu che l'età aurea con mesta rassegnazione mi fai ricordare
Mi torturi, mi vinci, mi domini
|
||||
7. |
||||
"La natura è un tempio
In cui pilastri vivi
A volte emettono confuse parole;" (Charles Baudelaire)
L'universo è un cimitero
Le lapidi fredde si susseguono
Dal marmo modelliamo simboli
Dinnanzi ai quali ci inchiniamo
Scossi dal fremito del sangue
Che impassibile scorre in noi
Ma che ci rende vivi
E ridicoli
Ma per chi ha il coraggio
Tra gli alberi di passeggiare
Perdendosi tra la natura
Scorgerà corrispondenze impalpabili
Tra le forme che regnano il caos
E il linguaggio comune
Con cui ci relazioniamo
Battezzando noi stessi
E noi inutilmente ci preserviamo
Tendendo all' infinito
Verso paradisi deserti
Ogni notte
In questa grigia distesa
Dove le idee
Sono sotto il cemento
Chiudo gli occhi
Per tornare nel bosco
Dove guardare astri
Già inesistenti
Vedo la luna
Satellite brillante
Ma di luce riflessa
È il sole che ci protegge dall'oscurità
Il sole che un giorno scomparirà
Sgretolando la tecnica
Che impera sulla Terra
Sgretolando il potere umano
Che stupra la Terra
Per ogni bestia per gioco ammazzata
Per ogni striscia di terra inquinata
La vendetta arriverà
Ciò che crediamo importante
Sarà come mai esistito
Come nulla fosse
Nell’universo regnerà
Il tumulto di sempre
|
Odio Antico Taranto, Italy
Black metal band from Taranto (Southern Italy)
SHAI'TAN guitars
P. vocals
NATTLIG bass
Streaming and Download help
If you like Odio Antico, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp